Stasera in tv Il Sorpasso con Vittorio Gassman: il capolavoro di Ferragosto che gli italiani rivedono ogni anno

In sintesi

  • 🎬 Il Sorpasso
  • 📺 La7 HD alle 21:10
  • đźš— Un classico della commedia all’italiana diretto da Dino Risi, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant: un road movie ambientato a Ferragosto che racconta, tra ironia e malinconia, l’Italia degli anni ’60, le sue ambizioni e le sue contraddizioni, attraverso il viaggio e l’incontro di due personaggi opposti.

Il Sorpasso, Dino Risi, Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant sono le stelle assolute della prima serata di Ferragosto su La7 HD, con la messa in onda di una delle pietre miliari della commedia all’italiana. Se siete cresciuti a pane e cinema, impossibile non aver sentito parlare di questo leggendario road movie ambientato proprio il 15 agosto: per i cinefili è un rito, quasi una liturgia laica. E per chi non lo ha mai visto, è l’occasione per rimediare a una delle più grandi lacune della cultura pop italiana.

Il Sorpasso, Dino Risi e La7 HD: perché è un film che non invecchia mai

Nel panorama dei grandi classici, pochi titoli riescono ancora oggi a parlare tanto all’anima dello spettatore quanto Il Sorpasso. L’idea geniale di Dino Risi sta tutta in quella giornata di Ferragosto: Roma deserta, la luce d’agosto, due anime agli antipodi che si incontrano e finiscono per specchiarsi l’una nell’altra. Sul sedile di destra lo studente Roberto, interpretato da un Trintignant malinconico e spaesato; al volante, l’incontenibile Bruno Cortona di Vittorio Gassman, cuore impavido e lingua sfacciata di quell’Italia che stava smettendo di essere povera e agricola per diventare “moderna” – o almeno così voleva sembrare.

Ma Il Sorpasso non è solo una commedia brillante, è piuttosto la cartina al tornasole di un’intera generazione: il desiderio irrefrenabile di “fare il sorpasso” sociale ed economico, il fascino per tutto ciò che è nuovo e la paura sotterranea di smarrire se stessi. Una metafora che si fa sempre più evidente mano a mano che Bruno e Roberto attraversano l’Aurelia, sfrecciando tra spiagge, balli d’estate, picnic, e dando il via a una serie di scene entrate nella storia del nostro cinema — senza mai perdere quella vibrazione da tragicommedia farsesca che è la firma di Risi.

Aneddoti, impatto culturale e nerd facts su Il Sorpasso e Dino Risi

  • La Lancia Aurelia B24 guidata da Gassman è passata nell’iconografia popolare tanto quanto i protagonisti: oggi è uno dei modelli d’epoca piĂą cercati e ammirati dagli appassionati.
  • Il titolo “Il Sorpasso” alludeva all’Italia che voleva “sorpassare” le grandi economie mondiali negli anni ’60. Nel film, quel sorpasso diventa anche esistenziale: un modo di stare al mondo, tra superficialitĂ , ambizione e voglia di lasciarsi la fatica alle spalle.

Piccolo particolare nerd: la celebre scena finale, cupa, spiazzante, in cui la leggerezza lascia spazio al dramma, è uno degli epiloghi più celebri (e imitati) del cinema europeo. Risi, negli ultimi minuti, sovverte le regole della commedia per regalarci qualcosa di più – forse quello che si prova davvero a diventare adulti, quando il velo dell’ironia si squarcia e resta solo la verità della perdita.

Perché vedere Il Sorpasso oggi: Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e la commedia italiana

Il Sorpasso ci parla di amicizia, solitudine, di crescita e cadute, della difficoltĂ  di essere giovani in un mondo che corre troppo forte. Ma soprattutto, racconta la fatica e il fascino del sentirsi spaesati in un’epoca di grandi cambiamenti. Il film fu un trionfo anche ai tempi dell’uscita, capace di collezionare premi (David di Donatello, Nastro d’Argento), lodi trasversali e milioni di spettatori. A ogni Ferragosto trova, anno dopo anno, nuove schiere di appassionati che imparano a memoria le battute di Bruno (“E che siamo in Svizzera?”) e si lasciano trasportare dall’onda lunga della malinconia che accompagna il finale.

Ogni elemento – dalla regia di Risi alla fotografia di Alfio Contini, dalla colonna sonora jazzata di Riz Ortolani alla chimica perfetta tra Gassman e Trintignant – contribuisce a fare di questa pellicola un’autentica lezione di cinema su pellicola. E c’è anche Catherine Spaak, classe e bellezza d’altri tempi, come terzo elemento di una storia che attraversa molto più che il litorale laziale: attraversa l’Italia stessa, e le sue contraddizioni eterne.

Se amate i film che tracciano i contorni della nostra identità nazionale, Il Sorpasso è insuperabile: una pellicola che racconta l’Italia meglio di mille saggi di storia.

Se invece siete alla ricerca di dialoghi arguti, ritmo serrato e personaggi memorabili, vedere (o rivedere) Il Sorpasso è una festa per gli occhi e per la mente.

Questa sera, dunque, lasciate perdere le solite repliche o format estivi: sintonizzatevi su La7 HD alle 21:10 e preparatevi a salire in macchina con Gassman e Trintignant. Un viaggio nella nostra storia collettiva, tra ironia tagliente e nostalgia, in compagnia del miglior cinema italiano di sempre. Perché Il Sorpasso, dopo oltre sessant’anni, resta ancora insuperabile. Una vera e propria vacanza tutta da vivere sul divano.

Qual è la scena più iconica de Il Sorpasso?
Il sorpasso sulla Aurelia
La battuta E che siamo in Svizzera
Il finale drammatico
La partenza da Roma deserta
L'incontro tra Bruno e Roberto

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